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UNA STUPENDA CEROPLASTICA RACCONTA IL GENERALE CHE CREO’UN IMPERO Attualità 

UNA STUPENDA CEROPLASTICA RACCONTA IL GENERALE CHE CREO’UN IMPERO

 

*La rubrica dell’esperto

I biografi di Napoleone Bonaparte hanno scritto fiumi di inchiostro sulla vita del grande stratega militare ,per cui raccontarvi cose inedite è impossibile. Si che il generale Las Cases ,che condivise con lui l’esilio di S.Elena ,sia stato quello che meglio di tutti abbia riferito la realtà, anche perché egli raccolse direttamente dalle labbra dell’ex imperatore il suo “Memoriale”
Ma noi siamo adusi a suscitare emozioni non convenzionali (di cui peraltro si può immediatamente verificarne l’ attendibilità “in rete”) e non intendiamo rinunciare a questa prerogativa.
Cominceremo con il “sacro”,poi finiremo con un” profano” anche abbastanza spregiudicato.
Napoleone, nel pieno della sua gloria fu vittima di illimitati “attacchi” di orgoglio fatuo .
Ci riferiamo al suo narcisismo patologico che toccò spesso livelli paradossali.
Non rinuncio’neppure a confronti blasfemi, come quello con Maria Santissima .

Il 15 di agosto si festeggiava ,come tuttora accade ,l’Assunzione in cielo della Madre di Gesù ,ma anche ,malauguratamente,la festa di compleanno dell’onnipotente imperatore .
I francesi riempivano in quel giorno chiese e santuari ,trascurando la festa del loro sovrano, fino a creargli un insopportabile senso di gelosia.
Chi di voi non sa questa cosa alzi la mano .
Siete tutti con il dito in aria ,quando vi do’notizia che fu soppressa la festa dell’’Assunzione di Maria Vergine, a favore di un improbabile ricorrenza che riguardo’ un certo San Napoleone.
Follia pura !

Ma nelle tristi e noiose giornate. di Sant’ Elena ,quando si annunciava la fine del suo tempo terreno ,il geniale “stratega” che aveva soggiogato mezzo mondo,ebbe la sua conversione.
Soleva fermare il suo bianco destriero sulla punta dello sperone ldell’isola che guardava a Nord-Ovest.Se in quel punto egli avesse steso la mano ,il dito indice avrebbe puntato direttamente su Parigi .
Gli giungevano gli echi dei festeggiamenti a corte,dopo ogni vittoria.La sua mente volteggiava con gli svolazzi delle dame al suono di un valzer di Mozart.Ma tra il suo cavallo bianco e la Francia ,sul mare blu si frappose Lei,la Vergine Santa ,al suono del Magnificat ,il canto che detronizza i potenti e innalza gli umili.


Il suo orgoglio si frantumò come effimera vanagloria ed egli ,sceso dal destriero ,cadde in ginocchio, mentre le spalle possenti dovettero essere scosse da profondi singhiozzi.
Il vincitore di tutte le battaglie terrene apparve agli uccelli che erano di passaggio nel cielo dell’oceano,sconfitto ,dinanzi a Colei che egli aveva immaginato di detronizzare nel giorno dell’Ascensione.
Capirete che questa lunga disquisizione abbia esaurito il mio credito di spazio,per cui mi vedo costretto a rimandare il lato profano di questa storia a lunedì prossimo.
Buona settimana a tutti.

 

*Camillo Lambiase

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